Un progetto dell’Associazione Culturale Chiasma
Festival alla sua prima edizione curato da Viviana Gravano, Giulia Grechi e Salvo Lombardo che nasce dalla necessità di favorire un contesto di riflessione e uno spazio di condivisione esteso ad un pubblico il più ampio possibile, su concetti come identità, diversità, modernità, canone, stereotipo e conflitto, indagando in particolar modo su immaginari prodotti nel periodo coloniale in Italia, dall’Unità fino al fascismo, che hanno veicolato rappresentazioni atte a forgiare l’identità italiana nel profondo.
Attraverso un nutrito programma di performance, installazioni, mostre, pratiche partecipative, proiezioni video e filmiche, affiancate da momenti di approfondimento, physical lectures, dibattiti, sharing practices, RESURFACE propone possibili riletture, attraverso i diversi linguaggi artistici interrogati, di quei contenuti prodotti in Italia, come in tutta Europa, per quasi un secolo e si pone come occasione per analizzare le “riemersioni”, i ritorni in superficie, di quegli immaginari nelle modalità di rappresentazione diffuse nel nostro presente oggi, ogni qualvolta si parli di stranieri, migranti, persone LGBTQ, persone diversamente abili e simili.
Le attività del festival si svolgeranno quasi interamente al Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini” e al Museo delle arti e delle tradizioni popolari “Lamberto Loria” del polo museale MUCIV, che ha da poco ereditato parte del patrimonio del Museo Coloniale di epoca fascista e la cui direzione artistica è impegnata da alcuni anni in un lavoro di rilettura del proprio cospicuo e importante patrimonio in chiave postcoloniale.
Le attività proposte sono curate e coordinate in sinergia tra la compagnia Chiasma e Routes Agency – Cura of contemporary Arts di Roma. Alcune specifiche attività didattiche sono rivolte agli studenti dell’Istituto Cine-TV Rossellini di Roma e dei momenti di approfondimento sono curati in collaborazione con la Libreria Griot in Trastevere, vero e proprio punto di riferimento a Roma per l’interculturalità. Tra i partner del progetto la School of Modern Languages and Cultures della University of Durham.
Il museo preistorico etnografico emette un biglietto gratuito per partecipare agli eventi della rassegna.