Un progetto di Stalker / NoWorking
con Sara Alberani, Torun Bepari, Lorenzo Bottiglieri, Lyrik Dela Cruz, Marco G. Ferrari, Giulia Fiocca, Morteza Kaleghi, Karima 2G, Mohamed Keita, Mohammad Khavari, Zahra Kian, Franky Kuete, Chiara Mangia, Lorenzo Romito.
Un Atlante dei luoghi, reali e immaginari, delle culture e delle forme di vita emergenti tra i flussi del territorio più dinamico e imprevedibile che si stende tra la città e il mondo. A partire dall’ecosistema lago emerso nel sito dell’ex Snia Viscosa nel 1992, si dà forma ad un atlante attorno a situazioni inaspettate, momenti di azione artistica, di formazione ecologica e di trasformazione sociale.
Si parte dall’individuazione – attraverso una chiamata pubblica – di quei luoghi, situazioni, elementi, definiti da ciascuno come “inattesi” nel proprio ambiente quotidiano: “Cosa ritieni inatteso, ovvero non classificato, poco chiaro, estraneo e per questo curioso di quanto ti accade attorno quotidianamente? Dei luoghi che frequenti abitualmente? O che seppur vicini, non conosci?” In occasione dell’evento inaugurale del progetto, le risposte vengono raccolte attraverso un dispositivo artistico, un grande telaio, simbolicamente allestito sulle rive del lago dell’ex Snia – paradigma di luogo inatteso e cantiere laboratorio del progetto – per tessere in forma partecipata e per la durata dell’intero progetto l’Atlante dell’Inatteso a Roma Est. I luoghi individuati attraverso la call pubblica vengono esplorati da Stalker/NoWorking con giovani artisti con esperienze di migrazione, che abitano a Roma e che sono portatori di culture e sguardi diversi; con gli artisti delle accademie e degli istituti stranieri convocati attraverso una presentazione del progetto all’Accademia di Spagna; con un artista straniero in residenza per tre mesi a Roma – grazie al progetto europeo Creative Europe 2019 Artists at Risk – e con tutte le persone che vorranno aderire al percorso formativo della Scuola di Urbanesimo Nomade, strumento aperto a tutti, formativo e di condivisione, che accompagna il progetto lungo tutto il suo percorso.
Nell’ambito del progetto, dal 24 novembre al 20 dicembre 2019, è prevista anche una Residenza per un artista proveniente dal Network Internazionale “Artists at Risk“.
In collaborazioni con diverse realtà artistiche romane: Castro Project, AlbumArte, Fondazione Pastificio Cerere, Palazzo delle Esposizioni e con il Forum Territoriale del Parco delle Energie e il Centro Culturale Giorgio Morandi – realtà territoriali di riferimento – per attivare un processo condiviso di riflessione ambientale e culturale e rivedere idee e teorie alla luce dell’inatteso.